Cieli italiani - Bali: il viaggio sotto l'Equatore
Sito ufficiale e portfolio di nozze del fotografo di matrimonio a Lecce Daniele Panareo.
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Cieli italiani – Bali: il viaggio sotto l’Equatore

Cieli italiani – Bali: il viaggio sotto l’Equatore

Siamo in aereo, finalmente. Io e Federica. Questo che ci porta a Roma è il primo dei cinque voli che ci permetteranno di raggiungere l’Indonesia.

Bali, cieli italiani

Bali: cieli italiani. Seduto in aereo a scrivere. Il taccuino che mi accompagnerà per tutto il viaggio in Indonesia.

Stamattina la sveglia non è stata delle più felici perchè ieri sera ho fatto veramente tardi. Alle quattro, dopo una serata passata con Fede, al mio ritorno a casa ho anche “assaggiato” l’ennesima porzione di spumone nocciola e pistacchio. Il gelato mi ha conciliato il sonno.

Ieri, io e Fede, dopo una cena (l’ultima) consumata con le rispettive famiglie, siamo usciti insieme. Avevo voglia di festeggiare la nostra partenza con un aperitivo analcolico e siamo passati dal locale in centro di una amico. Diego, così si chiama il proprietario e barman, è uno tra i migliori del Salento nel preparare cocktail e aperitivi. Lì lavora anche Rocco, un altro amico skater/surfer che ha insistito per offrirci il delizioso cocktail analcolico a base di succhi di frutta mista. Con il bicchierone in mano siamo usciti in strada e lì abbiamo incontrato una coppia di vecchi amici con i quali abbiamo chiacchierato allegramente del viaggio.

Stamattina Fede mi ha svegliato con una telefonata per chiedermi se mi andasse di partire da Lecce in autobus per raggiungere l’aeroporto di Brindisi. Ovviamente ho accettato e mi è toccato di fre gli ultimi preparativi con estrema fretta. Mi ha richiamato dopo un quarto d’ora dicendomi che aveva cambiato idea e che ci avrebbe accompagnato suo fratello Giuseppe.

Lunga attesa in aeroporto ma felici di avere finalmente iniziato il nostro viaggio.

Bali - Cieli italiani 04

Bali: Cieli italiani. Federica controlla i biglietti aerei nella sala d’attesa dell’aeroporto di Brindisi.

Da molti anni viaggio in Europa esclusivamente con la compagnia aerea britannica low cost Ryanair e non ricordavo come fossero gli aerei delle altre compagnie: mi ha stupito l’enorme differenza nella qualità del viaggio. Abbiamo viaggiato fino a Roma Fiumicino con Vueling, leader spagnola nei voli low cost in europa, e devo ammettere che il servizio e gli aerei non hanno nulla a che vedere con quelli della Ryanair: sedili spaziosi e comodi, spazio per le gambe, la gente non urla e non spinge per accaparrarsi i posti migliori! Soprattutto ho notato che l’ereo, e intendo il motore, è più silenzioso dei cugiuni britannici. Un’altra cosa che ha catturato la mia simpatia è il fatto che le hostess non passano ogni cinque minuti per vendere snack e gratta e vinci.

Ora Fede dorme, a bocca aperta, e io le sto facendo scherzetti e foto divertenti.

Due sedili più in là è seduta la cantante Serena Grandi che legge un libro giallo indossando grandi occhiali da sole scuri.

Sui cieli italiani. E’ sempre affascinante osservare il mondo dall’alto di un aereo. Si possono capire molte cose guardando fuori dall’oblò di un velivolo. Piccolezza innanzitutto! Tutto è estremamente piccolo lì sotto. Le case, le strade, persino le montagne hanno dimensioni ridicole. Forse ogni volta che si ha un problema materiale si dovrebbe fare un giro in aereo e in questo modo può apparire più lontano, più piccolo e, allo stesso tempo, facilmente risolvibile. Succede infatti che alzando il punto di vista si amplia anche l’orizzonte.

PUNTO DI VISTA PIU’ ALTO = ORIZZONTE PIU’ LONTANO

Intanto stiamo sorvolando il Tirreno; chiaramente quello che ci scorre sotto è il Golfo di Napoli… o no?

Anche la velocità appare differente: ci muoviamo a quasi mille chilometri orari ma sotto il paesaggio poassa lento, scorre silenzioso e quasi immobile.

Superate le nuvole c’è sempre il Sole! Ricordatelo Daniele!

Sotto di noi case sparse, campi coltivati e di tanto in tanto paesini sembrano macchiette grigiastre tra colline verdi. E’ evidente come l’uomo ha piegato tutto alla sua volontà o esigenza. Voliamo da centinaia di chilometri ma non abbiamo sorvolato zone abbastanza grandi di natura incontaminata; la mano umana è onnipresente.
Ogni tanto riesco a scorgere un bosco o macchie di alberi delimitate da strade e recinti. Queste piccole oasi sono state risparmiate dal massacro ambientale ad opera dell’uomo ma fino a quando potranno essere preservate?

Arriviamo!

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